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13
Mar

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Fiori di Bach

I fiori di Bach possono aiutare a modificare atteggiamenti psicologici negativi?

In che modo si cambia il proprio atteggiamento?  
Si cambia attraverso un processo lento e progressivo, e cambiando la mentalità negativa con riflessioni di carattere pratico. La riscoperta della felicità è fatta di piccole cose e ritrovando l’armonia, senso di pace e la fiducia profonda che si acquisterà la forza, la vitalità e l’interesse della vita. Dobbiamo imparare a tranquillizzare la mente per acquisire la capacità di dirigere il pensiero. Molto spesso si rimane indifferenti nel ricordarsi di esistere. Il primo passo per vivere pienamente la libertà è sviluppare la capacità creativa. È necessario contare su dei principi fondamentali, sulla quale costruire l’edificio dell’anima. Questo come abbiamo già detto è un processo lento, laborioso nel quale si passano momenti di allegria e di afflizione, di luce e di oscurità. Altro punto fondamentale è quello di cercare di ricreare le condizioni fisiche dei motivi per riconoscere il silenzio interiore, il che ci porta a sentirsi personalmente responsabili della nostra vita, comprendendo l’importanza della nostra missione: ovvero la trasformazione avviene riconoscendo le perturbazioni del flusso del campo energetico e possiamo rompere gli schemi mentali che hanno provocato la malattia.

Percorso terapeutico
La prima esperienza che l’allievo vive nel presente, si concentra sulle interferenze dei pensieri che si ripetono continuamente nel flusso mentale, ridimensionandole al giusto valore. Si ascolta il cuore nell’anima e nella mente e si sperimenta il percorso emotivo dei pensieri, il controllo dello sviluppo della mente trasformando le nuove idee in azioni costruttive.
La seconda esperienza di vita  trasforma quel malessere, quella disperazione senza causa, quella infelicità che arrivano dal nulla, in chiarezza mentale, giungendo così a una nuova consapevolezza del pensiero sofferente. Si arriva così, alla trasformazione del blocco psicologico in energia evolutiva, ritrovando l’armonia con se stessi e con l’universo.
Nella terza esperienza si pone l’attenzione sull’osservazione e l’apprendimento degli errori passati, acquistando la consapevolezza dei ruoli, di modi di essere e delle idee del momento, vedendo più chiaramente del presente: il qui ed ora.
Nella quarta esperienza si  prende il coraggio di sospendere il proprio stato mentale, lasciare le condizioni deboli di uno stato emozionale negativo vissuto da una visione pessimistica della propria vita in rapporto con gli altri.
La chiave di lettura nello sperimentare lo scoraggiamento e la disperazione ha rinforzato la fiducia delle proprie forze, ha riattivato la creatività portando in superficie il potenziale positivo. Alla fine si è ristabilito il senso dell’equilibrio dello stato d’animo, si fanno sentire la perseveranza, l’umiltà, coscienza, la tenacia e l’intuito. Lo scopo del nostro lavoro è quello di alimentare l’armonia con se stessi, prendersi la responsabilità equilibrare le protezioni interiori, riportare alla luce lo stato d’animo sofferente trasformandolo in pace, il respiro divino. Ritrovare nell’esperienza spirituale l’illuminazione e la capacità di sorridere alla vita: questo il fine ultimo del nostro lavoro.
Testo dal libro “Esperienze con i Fiori di Bach” di Cusimano e Giammarino in vendita nella sezione libri del sito
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http://www.helpinthecity.org/librisolidali/libri/esperienze-con-i-fiori-di-bach/

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